Paolo Vernaglione Berardi, Commenti alla Filosofia. Quaderni di archeologia filosofica. Volume secondo Edizioni Efesto (2022)
Abstract
Nel Medioevo il commento è la lettura di un testo che prelude ad una disputa o segue una presa di posizione dottrinale o metafisica. Questo secondo volume dei “Quaderni” rincorre quel senso aggiornandolo alla questione implicita del pensiero: – quale filosofia nel tempo delle rovine?
In queste pagine sembra condensarsi una pratica che si dice in molti modi ma ha oggi usi rari e dispersi. La forma è quella di chi abita un mondo che la pandemia ha reso evidente senza peraltro averne cambiato il corso. Per questo la mappa disegnata dai testi qui raccolti si riferisce ad un territorio di contestazione e di produzione.
Il luogo di questa archeologia è delimitato dalle parole di Michel Foucault: “preferisco non identificare me stesso”, che è la replica inattuale al bisogno spasmodico di definirsi storico, critico, filosofo, artista, per lo più al maschile.
L’elemento filosofico è invece la presa di parola che chiama Agamben, Bachelard, Benjamin, Canetti, Deleuze, Di Cori, Fontana, Illich, Jesi, Schürmann, Sebald, Tarì, Tiqqun, Comitato Invisibile, come coloro che pensano nel tempo della fine.
Paolo Vernaglione Berardi è insegnante di filosofia e storia e autore di saggi e testi tra cui: Il sovrano l’altro, la storia (2008); Dopo l’umanesimo. Sfera pubblica e natura umana (2009); Filosofia del comune (2012); Michel Foucault: genealogie del presente (2015, a cura di); Scritti su Walter Benjamin (2015, a cura di); La natura umana come dispositivo. Archeologia filosofica, dissolvenza del soggetto, estetica dell’esistenza (2018); Quaderni di archeologia filosofica. Volume primo (2019 con Alessandro Baccarin).
Con Alessandro Baccarin ha fondato nel 2017 il “Laboratorio Archeologia Filosofica” (https://www.archeologiafilosofica.it) e cura per le edizioni Efesto la collana “Archeologia filosofica”.
Keywords
archeologia filosofica, Gilles Deleuze, Elias Canetti, E.W. Sebald, Gaston Bachelard, Giorgio Agamben, Paola Di Cori, Alessandro Fontana, Reiner Schurmann, Ivan Illich, Marcello Tarì, Walter Benjamin, Tiqqun, Comitato Invisibile