Paolo Vernaglione Berardi, La natura umana come dispositivo, Edizioni Efesto, Ristampa – 2021.
Questo è il testo che inaugura la nostra nuova collana “archeologia filosofica”. E’ una mappa delle più importanti problematiche filosofiche che l’idea di natura umana delimita. Questa idea infatti persiste al fondo delle trasformazioni storiche dell’occidente. Se si percorre questo territorio che confina con l’antichità greca e latina e si estende fino alle ultime sponde della modernità, si incontrano colline e depressioni, altopiani e suoli vulcanici che corrispondono agli strati della “civilizzazione” e ai “valori” che sono illusoriamente rienuti fondamentali. La posta in gioco nel risalire questa soglia è una ridefinizione della modernità che si lascia alle spalle l’ “umanità” intesa come l’essenza biologicamente o culturalmente presupposta dell’uomo Con una particolare attenzione alla scrittura, il libro incita a diventare archeologi-esploratori del sapere, a rimettere in discussione la propria soggettività e a indagare i luoghi e i momenti in cui i rapporti con i poteri divengono più intensi. Emergeranno dunque in superfice una volontà che anima i dispositivi di sapere-potere, un soggetto che si dissolve e una certa forma che assume il potere sovrano divenuto governo della vita, a cui sottrarsi facendo della vita “un’opera d’arte”.
English
The idea of human nature produces and accompanies different ways of thinking the essence of the human being as a power-knowledge dispositive. Along the ages of the Western civilization, this concept describes the curve of the modern time and generates the permanent ambigous and concept of “humanity”. Attempting a genealogical search of the typical “will of knowledge”, this book paints a large map of the relationships between philosophical archaeology after Foucault, Melandri and Agamben, and the dissolution of subjectitivy. In this case emerges the perspective of an aesthetic of the existence in wich coincides life and form of life.
Paolo Vernaglione Berardi
Insegnante di filosofia e storia, è autore di saggi e testi tra cui: Il sovrano l’altro, la storia (Roma, 2008), Dopo l’umanesimo. Sfera pubblica e natura umana (Macerata 2010), Filosofia del comune (Roma, 2014), Michel Foucault: genealogie del presente (a cura di, Roma 2015), Scritti su Walter Benjamin (a cura di, Roma 2016). Ha fondato il Laboratorio “archeologia filosofica”