Edizione Efesto
Archeologia del presente è una nuova collana che prova a contaminare pensiero e racconto, cronaca e archivio, giornalismo filosofico e urgenze politiche per elaborare una presa di posizione sulla realtà attuale. Questo campo di ricerca interpella i dispositivi di sapere-potere nel tempo della fine. Pensare questo tempo significa comprendere ciò che resta – forme di vita, esperienze, relazioni – quando i dispositivi di potere sono inoperosi per troppo funzionamento.
Fare l’archivio del presente significa, come indicava Michel Foucault, cercarne la provenienza per scoprire gioiose possibilità di liberazione. Non rinunciare a tale ricerca è il compito assegnato a questa generazione che è testimone del consumo di ogni aspetto della vita.
In questo tempo del disastro l’autore che cerca, analizza, “crea”, si riduce a essere consumatore della sua stessa scrittura. L’editoria si é convertita in una banalissima questione di capitale e indipendente è quella casa editrice che “vorrebbe” ma “non può”. L’editore illuminato oggi é colui che riconosce la vendibilità di uno scritto, autori e autrici non sono più scopritori di un sapere volto alla costruzione del comune, ma possessori di risorse economiche per finanziare le pubblicazioni. I restanti sono quelli che non possono. Di fronte alle rovine dell’editoria abbiamo deciso di prendere posizione per riaprire il possibile, per reinventare l’esistenza.
Paolo Vernaglione Berardi, Lo scriba e la farfalla. Appunti sul tempo della fine, Edizione Efesto, 2024
Sinossi
Non vedo più la farfalla e temo il peggio. Non sento più il suo battito d’ali a New Delhi e qui il tifone ha devastato le baracche e l’acqua ha sommerso le strade, affogato la memoria… Quindi un panorama dell’umanità alla fine si è disteso davanti agli occhi ciechi dello scienziato dello sviluppo liberale. Quindi multimiliardari insani hanno indicato vie possibili di fuga dal pianeta devastato… Un’archeologia del presente deve raccontare cosa accade
