Federico Soldani, Due commenti sulla ‘psicolingua’ Psypolitics, 8 marzo 2024
“Qui si tocca un discorso sulla cosiddetta “psichiatrizzazione del linguaggio politico”, aperto da Federico Soldani, che merita ben altri approfondimenti”. Dalla prima nota al primo capitolo del libro del giurista Ugo Mattei “Il diritto di essere contro. Dissenso e resistenza nella società del controllo” (Arnoldo Mondadori Editore, 2022).
Con Il professor Mattei, che ringrazio per la citazione, tenemmo un seminario – in inglese – in cui si trattò anche il tema della psichiatrizzazione del linguaggio politico, appena tre mesi dopo lo scoppio del CoViD – durante la fase “abbassiamo la curva” – il 4 maggio 2020 nell’ambito delle Pandemic Lectures dell’International University College di Torino, dal titolo “Da cittadini a pazienti, una minaccia a cui resistere” (2020).
Il termine ‘psyspeak’ o ‘ideopathological lexicon’ – in italiano ‘psicolingua’ o ‘lessico ideopatologico’ – che riprende il temine orwelliano di newspeak ovvero neolingua, è stato proposto in una relazione al Royal College of Psychiatrists a Londra nell’estate 2019 – relazione nella quale sono state proposte anche diverse formulazioni riguardo le funzioni della psichiatrizzazione della politica – dal titolo “Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo potere psichiatrico globale?”. Titolo che si rifaceva a quello della serie di lezioni di Michel Foucault al College de France nel ’73-’74 su “Il potere psichiatrico” (Il potere psichiatrico. Corso al Collège de France (1973-1974) Feltrinelli, 2004).
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